Il dem Bianco in difesa di Raggi: chiedere le dimissioni per un (eventuale) avviso di garanzia è «barbarie giuridica»
Roma Capitale Concertone annullato, la giunta penstastellata alla ricerca di un piano B
Roma Capitale Concertone annullato, la giunta penstastellata alla ricerca di un piano B
«Se mi chiamano, sono pronta ad andare in Procura. Siamo pronti». La sindaca di Roma Virginia Raggi non si scompone davanti a chi le chiede dell’eventualità di essere coinvolta nell’inchiesta sull’ex capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra.
E a prendere le sue difese è perfino il dem Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del consiglio nazionale dell’Anci: si può esprimere qualunque giudizio sull’operato della sindaca Raggi, ha detto ieri Bianco, ma «di fronte a una semplice ipotesi di poter essere iscritti nel registro degli indagati, chiedere le dimissioni è barbarie giuridica, per una persona che non è della mia parte politica ma alla quale esprimo buon lavoro». «La lettera che qualche giorno fa insieme a 350 sindaci abbiamo scritto – ha proseguito Bianco – non era rivolta solo al sindaco di Milano Giuseppe Sala, ma a tutti i primi cittadini che in qualche modo pagano il costo di un calo di garantismo, quindi mi permetto di dire che vale anche per la sindaca di Roma Virginia Raggi».
Affatto pronta invece, la sindaca e la giunta pentastellata, per la festa di Capodanno, la prima della consiliatura. Ieri infatti è stato annullato il tradizionale concertone che avrebbe dovuto tenersi quest’anno al Circo Massimo. Il vincitore del bando pubblico per l’evento alla fine si è tirato indietro, a causa della mancanza di sponsorizzazioni adeguate ai costi. L’avviso pubblico è stato lanciato «per la prima volta, in segno di discontinuità» con le precedenti amministrazioni, ha detto il vicesindaco con delega alla Cultura Luca Bergamo, e per evitare di «percorrere la strada di affidamenti diretti a soggetti privati come fatto in passato», nell’èra di “Mafia Capitale”.
Il piano B potrebbe ora prevedere di collocare al Circo Massimo uno degli spot della «Festa di Roma», l’iniziativa che Bergamo ha ideato per il primo dell’anno: una maratona, spiega, di «18 ore di spettacoli (a cominciare dalle 3,30 però, ndr), con 500 artisti impegnati lungo un percorso di 10 chilometri che vuole metaforicamente collegare la Roma storica con quella moderna». Niente botti o fuochi d’artificio, però. La sindaca ha emesso anche quest’anno l’ordinanza che vieta (inutilmente, stando allo scorso anno) l’uso di detonanti ed esplodenti dal 29 dicembre alla mezzanotte del Primo gennaio. Ringraziano la Lav e i proprietari di animali.
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