È stata una vera e propria doccia fredda per il Cremlino il riconoscimento di Juan Guaidó a presidente a interim del Venezuela da parte di molte capitali del Vecchio Continente, dopo che Mosca aveva lavorato alacremente per tutto il fine settimana per giungere a una mediazione internazionale che sbloccasse la crisi. In particolare sembravano trovare credito le iniziative di Messico e Uruguay per coinvolgere tutti i partiti del paese e a cui i russi avevano dato un convinto semaforo verde. Ieri mattina una prima reazione alla mossa dei paesi Ue, è arrivata direttamente dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Qualsiasi...