La forza della premonizione. Così definisce Lorenzo Canova il ciclo sul ’68, la costellazione politica dell’«immaginazione al potere» (e anche del suo fallimento) cartografata da Franco Mulas nelle sue opere. Perché in quei lacerti di pittura (dal tratto iperrealistico a volte e altre completamente surreale, puntando verso una dimensione onirica che è soprattutto una istanza critica del presente) si intrecciano le storie del pianeta in piena deflagrazione, eppure Mulas non ha voluto divulgare nessun proclama ideologico. Ha preferito lasciare delle pagine aperte, a futura memoria e per le scritture del tempo che verrà. La mostra Franco Mulas ’68, visitabile alla...