“No alla prigione per Lula. Abbasso il colpo di Stato”. Sindacati e movimenti si mobilitano, in Brasile, dopo la sentenza che ha condannato in primo grado l’ex presidente Lula da Silva a 9 anni e sei mesi di carcere e all’inabilitazione dai pubblici uffici: per corruzione e riciclaggio nella tangentopoli brasiliana, Lava Jato. Una decisione senza precedenti. E’ la prima volta nella storia del Brasile che un ex presidente è condannato al carcere per corruzione. Lula è accusato di aver ricevuto tangenti dall’impresa costruttrice Oas, in special modo un appartamento sul litorale brasiliano, attraverso l’impresa petrolifera di Stato, Petrobras. L’ex...