Stop al petrolio russo via mare entro il 2022, la decisione del Consiglio europeo rischia di decretare la fine della raffineria Isab-Lukoil di Priolo e, con la sua chiusura, la crisi del porto di Augusta. Cgil e Filctem nazionali, regionali e di Siracusa chiedono al governo di intervenire sulle banche affinché riaprano le linee di credito all’Isab, consentendo così alla società di comprare il greggio su altri mercati. La raffineria di Priolo è un’azienda di diritto italiano controllata dalla svizzera Litasco Sa, a sua volta controllata dalla russa Lukoil. Isab impegna, tra lavoratori diretti e indiretti, circa 3mila persone, quasi...