Ettore non ha che 15 anni quando si avvicina ai giovani neofascisti del suo liceo, nel centro di Milano. Non si tratta di una chiara scelta politica, cerca un gruppo, «una comunità», qualcosa e qualcuno che lo aiuti a dare un senso a un’adolescenza che gli appare vuota, priva di senso, carica di incertezze da sfatare con un’appartenenza forte e sicura, soprattutto ben visibile dall’esterno. La troverà così ne La parte sbagliata, quella che dà il titolo al bel romanzo di Davide Coppo (edizioni e/o, pp. 252, euro 18), nel quale l’autore ritorna, almeno in parte e a più di...