Seguire la traiettoria di una singola goccia di pioggia e il suo potersi trasformare in vita, ma talvolta anche in morte; risalire il corso dei fiumi e cogliere il portato di storie e avvenimenti che il loro letto ha accolto nel corso del tempo; specchiarsi nella terra allagata cercando tracce di un mondo perduto, come di quello di là da venire. Le storie che come invisibili fili della memoria finiscono per intrecciarsi nel definire un passato che non potrebbe interrogare il presente in modo più compiuto e coerente, sembrano muovere tutte dallo stesso elemento. Eppure quello che Elif Shafak ricompone...