Un letto rifatto e due materassi per terra. Sulla parete rosa della stanza spoglia c’è un foglio bianco con il programma della settimana. Dal 30 novembre al 7 dicembre il calendario è pieno, il 3 c’è segnato solo un nome: «Wissem». Quel giorno la famiglia di Wissem Abdel Latif ha scoperto la morte di loro figlio, fratello, cugino o nipote. «Il consolato tunisino ha chiamato il padre per dire che suo figlio era morto in un ospedale a Roma, quasi una settimana dopo il decesso. Perché aspettare così tanto?», le parole di Belgacem Abdelkader, uno dei cugini di Wissem che...