Sarà sciopero a Cannes? Il collettivo Sous les écrans, che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici dei festival cinematografici in Francia, ha diffuso ieri un appello per indire la mobilitazione, rilanciato da Hollywood Reporter: uno sciopero generale di «tutti i dipendenti del Festival di Cannes e delle organizzazioni collaterali». Da tempo il gruppo lancia l’allarme sulla natura precaria del lavoro nei festival, che di solito prevede contratti a breve termine. Ma a differenza di altri mestieri nell’industria dello spettacolo, molti lavoratori dei festival non sono coperti dal programma francese di assicurazione contro la disoccupazione, dunque non hanno diritto all’indennità tra un lavoro e l’altro.

UNA SITUAZIONE che rischia di peggiorare ulteriormente con le ultime riforme che saranno approvate il primo luglio. «Queste riforme stanno gettando i lavoratori dei festival in una tale precarietà che la maggior parte di noi dovrà rinunciare al proprio lavoro, mettendo così a repentaglio gli eventi a cui partecipiamo», recita il comunicato. Finora, ha aggiunto il gruppo, il festival di Cannes, il ministero della Cultura e l’ente cinematografico francese, il Cnc, hanno accolto le preoccupazioni dei lavoratori «con cortese considerazione, ma non sono state offerte misure concrete».
Uno sciopero potrebbe dunque interrompere il festival di Cannes, in partenza il 14 maggio, e le sue sezioni parallele (Quinzaine, Semaine, Acid). Quel che è certo è che il gruppo Sous les écrans ha già appoggi significativi all’interno dell’industria: lo scorso anno la regista Justine Triet e l’attore Swann Arlaud hanno sfilato sul red carpet di Anatomia di una caduta con la spilla rossa del collettivo appuntata sui loro abiti. Chissà che le spillette rosse quest’anno non siano ancora più diffuse.