Cultura

I fantasmi del Sud affiorano dal Mississippi

I fantasmi del Sud affiorano dal MississippiRobert Mitchum in una celebre scena di «La morte corre sul fiume» di Charles Laughton (1955)

Lungo gli argini / 10 Le sue rive custodiscono da sempre leggende, segreti e interrogativi. Le contraddizioni d’America riflesse nel corso del fiume: frontiera interna e cuore dell’impero del cotone, segregazione e memoria ritrovata. Da Mark Twain al noir. Huck (bianco) e Jim (nero) sono consapevoli della solennità di quelle acque ma temono le rive. Come i piccoli inseguiti da Robert Mitchum nel film di Charles Laughton del 1955. Per lo storico Frederick J. Turner la partita decisiva per lo sviluppo del Paese si è giocata qui. Ma a Natchez, città delle piantagioni, Greg Iles indaga l’eredità razzista di quel passato

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 24 agosto 2022
L’odio e l’amore tatuati rispettivamente sulle nocche della mano destra e della sinistra, a testimoniare di quanto volubile sia l’animo umano, capace di picchi improvvisi, di alternare la calma e il furore, il lento e pacato susseguirsi delle giornate all’irrompere di quel solo, drammatico istante che può mettere a repentaglio un’intera esistenza. La propria come l’altrui. Del predicatore, Harry Powell ha solo l’incedere in apparenza sereno, la voce ferma che scandisce passi della Bibbia, lo sguardo magnetico. In realtà è l’incarnazione del male, un «cacciatore», come recita il titolo originale del film, ma di esseri umani. Appreso da un compagno...
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