Le proteste a Hong Kong vanno avanti in un clima di generale tensione, dovuta anche a nuovi divieti alle manifestazioni da parte della polizia e con veleni di natura geopolitica che ormai caratterizzano il «discorso» internazionale su quanto sta accadendo nell’ex colonia. La Cina sta provando a etichettare quella di Hong Kong come una «rivoluzione colorata», espressione dalla connotazione negativa che evidenzierebbe la circostanza nella quale le manifestazioni sono pilotate da un paese terzo, in questo caso gli Stati uniti. E la situazione è talmente caotica da provocare anche circostanze bizzarre. IERI ALL’AMBASCIATA CINESE a Roma è stata organizzata una...