Oggi all’apertura dei mercati finanziari e valutari – ieri borsa chiusa in Russia per il prolungamento fino a lunedì della festa dell’8 marzo – si capirà se l’uragano finanziario che già ieri minacciava Mosca sarà la tempesta perfetta o solo una grandinata. Ieri i russi si sono svegliati straniti: rublo ai minimi storici dal 2016 a 87 e 75 rispettivamente contro euro e dollaro (venerdì alla chiusura si era 75 e 66) nelle proiezioni Forex. A Kiev, nell’unico mercato aperto di riferimento, il rublo è colpito e affondato a 95 contro l’euro, a solo cinque punti dai 100 raggiunti nel...