«Esageratamente moderata». Sono le parole con cui Marina Simakova – storica, accademica ed editor della rivista russa di opposizione Posle – prova a riassumere le molteplici reazioni all’interno della Federazione in merito all’incursione ucraina a Kursk, sia a livello governativo che di società civile. Dopo una settimana di sconfinamento a sorpresa da parte delle truppe di Kiev, in tre regioni di frontiera (Bryansk e Belgorod oltre a Kursk) è stato dichiarato uno «stato di emergenza», le autorità hanno indicato un numero di sfollati che è superiore alle 120mila persone e gli sviluppi dei combattimenti rimangono ancora incerti. Ne abbiamo parlato...