Gli ambientalisti: «Il Piano Mattei? Puzza di gas»
Per le associazioni ambientaliste Greenpeace, Kyoto club, Legambiente, e Wwf Italia «il Piano Mattei puzza di gas». Lo affermano in una nota congiunta spiegando che «anche se la presidente non lo ha esplicitamente nominato, in realtà è molto chiaro che nel Piano Mattei le rinnovabili non sono protagoniste, protagonista è ancora il gas, insieme ai disegni Eni sui biocarburanti. È una visione miope sul futuro energetico del Paese e sul concetto di transizione ecologica».
Secondo le ong, «il suo unico obiettivo pare essere quello di trasformare l’Italia in un hub energetico del gas attraverso una cooperazione che passa dall’Africa e dalle fonti inquinanti, aumentando la dipendenza energetica del Paese». Il Piano, si legge nella nota, «rischia seriamente di compromettere gli impegni esistenti per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi e quelli presi nelle due ultime Cop sul clima».
Le associazioni hanno infine chiesto al governo un incontro « per presentarle il vero piano energetico di cui ha bisogno l’Italia, per diventare l’hub delle rinnovabili» che, scrivono, «devono rappresentare l’asse portante della politica di decarbonizzazione dell’Italia e sostituire le fonti fossili».
Per Giorgia Meloni quello di ieri è stato un giorno di incontri con i leader africani venuti a Roma per la conferenza Italia-Africa di lunedì. A Palazzo Chigi sono arrivati, tra gli altri, il primo ministro della Repubblica di Etiopia, Abiy Ahmed Ali, il vicepresidente della Costa d’Avorio, Tiémoko Meyliet Kone, il capo del governo del Regno del Marocco, Aziz Akhannouch. In serata la premier ha incontrato anche incontrerà il presidente della Banca Africana di Sviluppo, Akinwumi Adesina.
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