Giulio Regeni, ricercatori nel mirino
Internazionale

Giulio Regeni, ricercatori nel mirino

Giulio Regeni, il testimone La «vicenda Regeni» è un punto di giuntura fra la repressione violenta delle libertà di ricerca ed espressione nei paesi del vicinato europeo (inclusi i paesi ai cui leader riserviamo il tappeto rosso) e forme di disciplina e costrizione molto più sottili e diffuse a cui, proprio nel nome della pericolosità della ricerca condotta là, viene sottoposta la ricerca qua, in quella che ambisce ad essere una «società della conoscenza»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 25 gennaio 2017
L’assassinio di Giulio Regeni ha profondamente scosso il mondo accademico, e non solo perché ci ha resi a nostra volta testimoni della sistematica, dissennata brutalità di un regime che, reggendosi su patti di impunità, si accanisce criminalmente sul meglio in cui chiunque di noi può capitare imbattersi nelle università. Giulio era impegnato in prima linea e con scrupolo (e impeccabilità deontologica come dimostrato dal recente video pubblicato on line) in una difficile ricerca la cui importanza sfugge ancora a molti. La sua tragedia e le reazioni che si sono susseguite illuminano profonde contraddizioni che riguardano l’accesso alla conoscenza della realtà...
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