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Giudice si schiera con il Texas: stop ai “dreamers”

Giudice si schiera con il Texas: stop ai “dreamers”

Usa/Migranti Bloccato il Deferred Action for Childhood voluto da Obama e lascia in sospeso le vite di decine di migliaia di giovani. La questione é ora rinviata al Dipartimento per la sicurezza nazionale

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 18 luglio 2021

Un giudice federale del Texas ha bloccato il Deferred Action for Childhood (Daca), programma voluto da Obama per dare un permesso di residenza e lavoro ai giovani arrivati illegalmente in Usa a seguito dei loro genitori, i cosiddetti dreamers, definendolo «illegale». Finora il Daca ha consentito ad oltre 600.000 giovani di mantenere il loro status protetto, ma il giudice Andrew Hanen si è schierato con il Texas e gli altri Stati secondo i quali l’allora presidente Obama avrebbe oltrepassato i limiti della sua autorità esecutiva e ha proibito al Dipartimento per la sicurezza nazionale di approvare nuove domande, emettendo anche un’ingiunzione permanente che annulla il memorandum creato nel 2012 quando Biden era vicepresidente.

La questione é ora rinviata al Dipartimento per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti per un riesame.

Mentre il caso passa attraverso i ricorsi la sentenza consente agli immigrati attualmente protetti dal programma di mantenere il proprio status e consentire i rinnovi dei Daca già assegnati, ma la decisione avrà un impatto enorme su decine di migliaia di giovani che hanno fatto domanda per la prima volta e sono in attesa di risposta.

Il presidente Biden ha dichiarato che il Dipartimento di giustizia intende impugnare la decisione, ed ha affermato che la sentenza è «profondamente deludente» e «relega centinaia di migliaia di giovani immigrati in un futuro incerto», invitando il Congresso a garantire loro un percorso verso la cittadinanza.

L’amministrazione Biden si è giá impegnata a proteggere il Daca o a rimpiazzarlo con qualcosa di simile.«Questa sentenza è sbagliata ed è soggetta ad appello», ha detto in una dichiarazione Omar Jadwat, direttore del Progetto per i diritti degli immigrati dell’ACLU, aggiungendo che «il futuro di questi ragazzi non dovrebbe essere nelle mani dei tribunali. Questo è il momento per il Congresso di intraprendere un’azione da tempo attesa in termini di approvazione di una legge che fornisca un percorso verso la cittadinanza, non solo per i dreamers, ma anche per i milioni di altre persone che vivono in questo paese e che meritano lo stesso tipo di stabilità».

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