Sono scesi dalla torre di San Niccolò gli operai ex Gkn, dopo sei giorni passati a 45 metri di altezza. Il Collettivo di Fabbrica ha giudicato, pur parzialmente, come positivi gli effetti dell’ennesima protesta: “Intanto sono arrivati sui conti correnti degli operai i primi bonifici della cassa integrazione. Ancora confusi e parziali, ma si comincia a vedere un segno positivo alla voce entrate, cosa che non accadeva da novembre. Ad oggi sono arrivati tra i due e i quattro mesi di cassa, comunque cifre misere, soprattutto per chi ha lavorato alla manutenzione”.
In parallelo è stato annunciato per la prossima settimana un tavolo di coordinamento con l’Inps e l’Ispettorato del Lavoro, l’obiettivo è quello di fare chiarezza sull’invio dei flussi e delle relative buste paghe da parte della Qf di Francesco Borgomeo: “Insieme al Comune e alla Città Metropolitana – spiega Massimo Barbetti – saranno esaminate tutte le condotte operate da Qf, per arrivare a valutare nel complesso quanto ci deve l’azienda. Comunque anche questo mese di luglio sarà di lotta”.
Nel mentre in Regione Toscana c’è stato l’incontro fra istituzioni, Rsu e sindacati, per incontrare un primo soggetto che ha manifestato interesse per avere un ruolo nella reindustrializzazione della fabbrica. “Si tratta del consorzio di cooperative Abaco di Genova – ha spiegato Valerio Fabiani – un soggetto già protagonista di percorsi analoghi in altre zone del paese”. Ora i riflettori si spostano di nuovo in via Fratelli Cervi a Campi Bisenzio, dove sabato mattina si apre la due giorni “Luglio insorgo quando voglio” (info www.insorgiamo.org.)