Temperature che aumentano, ghiacciai che si sciolgono, acque che si espandono. Cambiaventi – L’emergenza climatica e noi è un libro partecipato nel quale alcuni giovani dai 15 ai 35 anni, assieme ad esperti e attivisti del clima, riflettono sui principali temi del cambiamento climatico, con particolare attenzione al Friuli Venezia Giulia. Il volume è realizzato dal Museo della Bora di Trieste, uno spazio in divenire che si sviluppa tra scienza arte e cultura, dedicato al noto vento secco e freddo che, soprattutto in inverno, scende con forza dall’Altopiano Carsico fino alle coste della città giuliana.

SI TRATTA DI UN LIBRO che rappresenta il momento finale di un percorso di sensibilizzazione dei giovani del Friuli Venezia Giulia sui temi ambientali, che ha preso vita tra settembre 2021 e febbraio 2022, grazie al sostegno della Fondazione Cesvi con il bando Un pianeta per tutti, promosso nell’ambito del progetto europeo 1Planet4All.

«QUESTO NON E’ UN PUNTO di arrivo – spiega Rino Lombardi ideatore dell’associazione Museo della Bora e curatore dell’iniziativa – ma ci piace considerarlo come una simbolica tappa di sensibilizzazione e di condivisione sul climate change. Ovviamente la presente pubblicazione non risolverà questo problema che è semplicemente enorme, però forse potrà aiutarci a creare una maggiore consapevolezza su questo tema destinato a essere di forte attualità negli anni a venire. Nelle nostre vite e ancor più in quelle delle generazioni future. Nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa: cominciare a cambiare. Abbiamo pensato alla carta, a vantaggio dello scambio di esperienze tra le generazioni più anziane e i nativi digitali».

NELLA PRIMA PARTE DEL LIBRO sono riportate le riflessioni emerse da alcuni webinar sul tema ambientale, che hanno coinvolto i partecipanti affrontando l’emergenza climatica in montagna, nel mare e nell’agricoltura. Renato Colucci, della Società Meteorologica Alpino-Adriatica, mette in luce come «i corpi glaciali delle Alpi Giulie, ad esempio, si sono ridotti in area dell’84% in meno di cento anni e gran parte di questa riduzione è avvenuta a partire dalla metà degli anni Ottanta, in poco meno di 40 anni».

SAUL CIRIACO, DELL’AREA Marina Protetta di Miramare Wwf, osserva che in «Friuli Venezia Giulia, la zona costiera e i servizi ecosistemici a essa associati, si configurano come il punto di incontro e di forte interconnessione non solo della terra con il mare, ma anche di dinamiche naturali e antropiche, su cui i cambiamenti climatici agiscono attraverso influenze esterne sia marine che terrestri».

CELESTE RIGHI RICCO di Change for Planet, invece, spiega ai ragazzi il ruolo del Climate Smart Agriculture (Csa), un nuovo modello agricolo proposto da FAO, Food and Agriculture Organization: «Si tratta di un approccio integrato, in cui le innovazioni tecnologiche vengono combinate a tecniche di rigenerazione ecologica, con lo scopo di aumentare la sostenibilità ambientale».

INFINE, JOAN SULLIVAN di Artists and Climate, invita tutti a piantare un seme, anche nel balcone di un piccolo appartamento. «Un semplice gesto» dice – un seme di pomodoro o di aglio o di zucca, e dare l’acqua aspettando che cresca. Questo dona speranza».

LA SECONDA PARTE DEL VOLUME racchiude il cuore del libro partecipato: i giovani della regione Friuli Venezia Giulia sono stati incoraggiati a condividere foto e pensieri sul clima del passato e del futuro. Ma i contruibuti sono firmati anche dalla community Cambiaventi, composta da cittadini che hanno risposto all’invito del progetto inviando testi e immagini in tema di climate change e sostenibilità ambientale.

PARTNER DEL PROGETTO per il Museo della Bora è l’Associazione giovanile MaiDireMai-NikoliReciNicoli, mentre la pubblicazione contiene anche immagini del fotografo Mario Magajna e dell’Archivio Silvio Polli.

IL LIBRO E’ DISPONIBILE gratuitamente in formato cartaceo oppure digitale, per chi ne farà richiesta, scrivendo a cambiaventifvg@gmail.com o a museobora@iol.it.