Il calcio verde e sostenibile ha fatto gol con lo stadio più green del mondo realizzato interamente in legno. La costruzione, in fase di completamento, sarà carbon neutral e sorgerà in Inghilterra, nel Glouchestershire, esattamente nella città di Nailsworth, dove probabilmente già dal prossimo campionato si giocheranno le partite casalinghe del Forest Green Rovers.

IL CLUB INGLESE, FONDATO NEGLI ULTIMI anni dell’800, milita nella League One, il terzo livello della struttura piramidale del calcio inglese, rispondente alla nostra serie C. Il progetto dello stadio è stato realizzato dall’ architetta irachena, poi naturalizzata inglese, Zaha Hadid, prima donna al mondo a vincere il Pritzker Prize Architecture, deceduta nel 2016.

Le lungaggini burocratiche delle istituzioni inglesi hanno permesso di avviare i lavori nel 2021, solo dopo che il progetto, che inizialmente prevedeva 10 mila posti a sedere, è stato rivisitato. Le tribune, infatti, avranno 5 mila posti per ospitare i tifosi, se negli anni a venire la squadra del Forest Green Rovers dovesse raggiungere risultati agonistici tali da permettere un significativo passaggio alle serie superiori, si consentirà un ulteriore ampliamento fino a 10 mila posti.

IL LEGNO IMPIEGATO RIDUCE AL MINIMO le emissioni di carbonio per la costruzione dello stadio, poiché proveniente da fonti sostenibili. Lo stadio, che porta il nome di EcoPark Stadium, rappresenta il fulcro di un progetto molto più ampio che comprende un parco commerciale green con gli uffici situati all’interno di una riserva naturale, oltre a rappresentare la sede della squadra di calcio del Forest Green Rovers.

L’ ATTUALE STADIO SARÀ demolito e su quell’area saranno realizzate anche ottanta abitazioni totalmente a impatto zero, riservate alla popolazione locale. Il progetto nel suo complesso creerà 4 mila nuovi posti di lavoro. All’esterno dello stadio vi saranno stazioni di ricarica per le auto elettriche. L’erba del campo di calcio sarà innaffiata con l’acqua piovana che confluisce in uno specifico punto di raccolta. L’ acqua sarà utilizzata senza spreco, secondo quanto prevede un apposito programma.

UNA MEMBRANA TRASPARENTE COPRE il tetto dello stadio, favorendo in questo modo il passaggio dei raggi solari e la crescita dell’erba, che sarà tagliata da un tosaerba con Gps. L’ erba tagliata verrà regalata agli agricoltori del circondario e sarà utilizzata come concime per il terreno. La membrana trasparente che copre lo stadio, riduce l’ ombra per gli spettatori che sono collocati nella parte delle tribune dove i raggi del sole nelle ore pomeridiane in cui si giocano le partite vanno via prima.

LA SOCIETÀ DI CALCIO DEL FOREST GREEN Rovers ha alle spalle un lungo decennio di politiche ambientali, perciò la costruzione dello stadio più verde del mondo è solo il corollario di un lungo percorso green. L’attuale amministratore delegato della squadra inglese è Dale Vince, che nel 2011 rilevò la squadra della città di Nailsworth. Il patron dei Forest Green è anche il fondatore di Ecotricity, un colosso mondiale delle energie rinnovabili.

LO STADIO DOVE ANCORA GIOCA LA SQUADRA, in attesa del completamento del nuovo, dopo il 2011 è stato subito dotato di pannelli solari per alimentare gli impianti di illuminazione, scelta che naturalmente caratterizzerà anche il nuovo stadio. Fin dal 2011 i calciatori della squadra e i dirigenti fanno un’alimentazione vegana, tanto che nel 2017 il Forest Green Rover è stato dichiarato il club più vegano del mondo, infatti la Vegan Society ha rilasciato alla società di calcio il Vegan Trademark.

Dopo aver dato l’esempio, naturalmente, la politica di un’alimentazione vegana anche per i tifosi è stato uno degli obiettivi della società. Infatti, in occasione delle partite casalinghe del Forest Green Rover, i camper intorno allo stadio possono vendere ai tifosi solo cibi vegani. Questa scelta ha determinato malumori in alcune frange della tifoseria, propense a consumare i tradizionali panini inglesi ricolmi di carne. Alcuni tifosi hanno deciso di disertare le partite casalinghe del Forest Green Rover, seguendo la squadra solo in trasferta dove possono consumare i panini imbottiti di carne.

LA SOCIETÀ DIRETTA DA DALE VINCE non sembra preoccuparsi, la scelta di un’alimentazione vegana unitamente alle politiche green hanno richiamato tifosi da altre regioni inglesi che allo stadio tifano con forza a favore della squadra. Nel 2017 è stata la Fifa, il massimo organo internazionale del calcio, a riconoscere il Forest Green Rovers quale squadra più verde del mondo. Anche il merchandising, che porta soldi nelle casse del club non trascura il fattore ambientale, infatti le divise dei calciatori e quelle destinate alla vendita per i tifosi, sono realizzate al 50% con bambù.

LE POLITICHE AMBIENTALI A TUTTO TONDO del club inglese hanno destato simpatie e curiosità, hanno persino spinto organi istituzionali del mondo del calcio, un settore conservatore e autoreferenziale, a prendere atto che il calcio green è possibile. Al di là di ogni scelta ambientalista, il cuore dei tifosi batte per la propria squadra, loro vogliono soprattutto risultati positivi. Dunque, quali sono i risultati che il Forest Green Rovers consegue sul rettangolo verde? Innanzitutto la promozione dalla League Two alla League One.

Nel campionato che sta disputando, la squadra dopo una lunga striscia positiva di risultati ha perso la sua imbattibilità solo a febbraio, ora occupa la quinta posizione in classifica a un passo dalle prime. Chissà che l’inaugurazione del nuovo stadio non coincida con la promozione nella serie superiore.

ALLONTANANDOCI DAI SOGNI A OCCHI APERTI che appartengono legittimamente ai tifosi, non vogliamo sostenere che le politiche verdi delle società di calcio come il Forest Green Rovers portino a risultati certi, tuttavia ci piacerebbe pensare che calcio e rispetto dell’ambiente non solo possano andare a braccetto, ma che uniti spingano più facilmente la palla nella porta della squadra avversaria.