Fuoco e machete: strage di studenti in Uganda
Africa Quarantuno uccisi nel dormitorio di una scuola superiore. L’attacco compiuto dalla milizia Fda, da anni legata allo Stato islamico. Caccia all’uomo: gli attentatori sarebbero in fuga verso il vicino Congo
Africa Quarantuno uccisi nel dormitorio di una scuola superiore. L’attacco compiuto dalla milizia Fda, da anni legata allo Stato islamico. Caccia all’uomo: gli attentatori sarebbero in fuga verso il vicino Congo
Nella notte tra venerdì e sabato le milizie delle Fda (Forze democratiche alleate) hanno attaccato il liceo di Lubiriha a Mpodwe, a due chilometri dal confine con la Repubblica democratica del Congo (Rdc).
«Purtroppo, sono stati trovati i corpi di 37 studenti e quattro del personale scolastico», ha detto in un comunicato il portavoce delle Forze di difesa del popolo dell’Uganda, Felix Kulayigye. Dopo aver chiuso e dato alle fiamme il dormitorio dei ragazzi e saccheggiato il deposito di generi alimentari, i miliziani hanno iniziato ad attaccare le studentesse con coltelli e machete. I corpi delle vittime, alcuni dei quali difficili da identificare e di cui non sono state rese note le età, «sono stati trasportati all’obitorio dell’ospedale di Bwera», ha concluso Kulayigye.
DOPO IL VIOLENTO attacco i miliziani sono scappati verso la Rdc, portando con loro un numero imprecisato di ostaggi. Il portavoce della polizia nazionale ugandese, Fred Enanga, ha detto che diverse unità dell’esercito e della polizia sono all’inseguimento dei membri delle Fda che sembra si stiano muovendo verso la riserva naturale del Virunga. La riserva si trova in territorio congolese, al confine con Uganda e Ruanda, ed è utilizzata da molti dei gruppi armati presenti nell’est della Repubblica democratica del Congo come nascondiglio.
L’attentato alla scuola di venerdì notte ha fatto seguito all’attacco di domenica scorsa, compiuto sempre dalle Fda, in un villaggio nella regione congolese del Nord Kivu, al confine con l’Uganda, che ha costretto alla fuga più di cento persone. All’inizio della settimana, dopo le violenze nel villaggio congolese, le forze di sicurezza della regione di confine del Rwenzori hanno alzato il grado di allerta, sospettando un imminente attacco in territorio ugandese.
Lo stesso generale maggiore dell’esercito di Kampala, Dick Olum, ha dichiarato all’Afp che era stata rilevata la presenza di combattenti delle Fda nella zona della scuola già mercoledì: «Sembra che gli attentatori avessero informazioni precise riguardo la scuola, sapevano dove erano i dormitori dei ragazzi e delle ragazze», ha detto Olum.
La situazione al confine con la Rdc è sempre più critica e la popolazione civile incolpa le autorità per la loro inefficienza: «Se dicono che i nostri confini sono sicuri, voglio sapere dov’erano le autorità quando questi assassini sono venuti a uccidere la nostra gente», ha detto un abitante della regione alla Bbc. Quello di venerdì notte non è il primo attacco a un istituto scolastico in Uganda. Già nel 1998 sempre le Fda avevano assaltato un istituto tecnico di Kichwamba: vennero bruciati vivi ottanta studenti e rapiti altri cento.
Le Forze democratiche alleate, nate in Uganda negli anni Novanta, si dicono rappresentanti della minoranza musulmana del paese. Una volta sconfitte dall’esercito ugandese nel 2001, si sono rifugiate nelle ricche regioni minerarie della Rdc orientale, in particolare nel Nord Kivu.
In questa area, che dalla prima guerra del Congo non è mai stata pienamente sotto il controllo di Kinshasa, sono attivi più di cento gruppi armati. Le Fda negli ultimi anni hanno raggiunto il macabro primato di gruppo più violento della Rdc, collezionando una lunga scia di attentati e provocando la morte di migliaia di civili.
DAL 2019 GLI ATTACCHI delle Fda sono stati rivendicati dallo Stato islamico, che descrive i miliziani ugandesi come una propria propaggine: provincia dell’Africa centrale dello Stato islamico. Per provare a fermare le violenze perpetuate delle Fda, nell’est della Repubblica democratica del Congo, nel 2021 i governi di Kampala e Kinshasa hanno lanciato un’operazione militare congiunta per fermare gli attacchi, obbiettivo che a oggi non sembra essere stato raggiunto.
Dopo quasi due decenni trascorsi senza che le Fda attaccassero il territorio ugandese, negli ultimi due anni la milizia è stata accusata di una serie di atti violenti, compreso un attentato kamikaze nella capitale Kampala. Quello di venerdì notte però è il peggior attentato in Uganda da anni.
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