Nella Barcellona del 1952, oppressa dagli strascichi di un dopoguerra che ancora stenta a cedere il passo, in pochissimi possono dire di conoscere Fructuós Gelabert. Colui che lo storico Carlos Fernández Cuenca non tarderà di lì a poco a presentare come l’artefice primo della cinematografia spagnola (cfr. il saggio Fructuoso Gelabert, fundador de la cinematografía española, 1957), vive da molti anni ai margini del consorzio civile, privo del benché minimo sostegno previdenziale, circondato unicamente dall’affetto protettivo dei figli. Restio a parlare di cinema, persino con quanti, essenzialmente studiosi dalla flemma pedantesca, sono soliti avvicinarlo mossi dall’ambizione di estorcergli qualche testimonianza...