Nel quarto anniversario dell’incarcerazione del giornalista, Free Assange Italia organizza  per l’11 aprile un sit-in a Roma per chiedere la sua liberazione.

Era la mattina dell’undici aprile 2019: quel giorno gli agenti della polizia britannica entravano nell’ambasciata ecuadoregna e prelevavano con la forza Julian Assange.

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È l’inizio dell’incubo: da lì a breve, Assange verrà condotto nel carcere di massima sicurezza di HM Prison Belmarsh, il carcere più duro del Regno Unito, insieme a detenuti pericolosissimi, senza una condanna, in attesa della sentenza che decreterà o meno la possibilità per gli Stati Uniti di estradarlo nel loro Paese, dove verrebbe sottoposto ad un processo in un tribunale composto da membri non imparziali e dove verrebbe con tutta probabilità incarcerato per sempre.

Quattro anni in attesa di estradizione in condizioni fisiche e mentali estremamente deterioriate, certificate da autorevoli esponenti medici e istituzionali. 4 anni in cui può ricevere visite in condizioni umilianti e che possono essere annullate anche all’ultimo minuto, come appena accaduto.

Solo per fatto il suo dovere di giornalista.

In concomitanza con questa triste ricorrenza, Free Assange Italia organizza un sit-in alle 15 a Piazza della Repubblica (lato Santa Maria degli Angeli) contro l’indifferenza e i soprusi che hanno contraddistinto questa drammatica vicenda.

Al sit-in parteciperanno giornalisti e colleghi di Julian Assange, oltre a cittadini e comitati.