Mentre Stellantis mostra a Sochaux agli inviati del giornale della famiglia Agnelli come saranno le fabbriche del futuro – «compatte» nel senso di dimezzate con le aree in esubero in vendita magari allo stato, gli operai invece andranno a casa o in pensione sempre a carico dello stato – i sindacati italiani si trovano nella stessa situazione di marzo.

L’amministratore delegato del gruppo che ha acquisito Fca farà una delle sue rarissime apparizioni in Italia martedì 20 settembre. Ma non ha in programma alcun incontro con i sindacati che da mesi chiedono un confronto sul futuro produttivo degli stabilimenti italiani.

«Se entro un tempo plausibile non ci sarà un incontro tra la rappresentanza sindacale tutta e Tavares andremo noi a Parigi a incontrarlo», ha attaccato ieri Michele De Palma, segretario generale Fiom, alla festa dei metalmeccanici Cgil a Torino. «È importante che il sindaco di Torino e il presidente della Regione abbiano chiamato al dialogo l’ad di Stellantis – spiega De Palma – ma c’è un problema: non è previsto un confronto con i rappresentanti dei lavoratori. Prima di arrivare allo scontro vogliamo il confronto. Se l’ad continua a ignorare che in questo paese esistono i sindacati saremo noi ad andare da lui. Organizzeremo una campagna di assemblee nelle prossime settimane per ragionare con i lavoratori: se il dialogo non c’è dobbiamo provare a prendercelo . Andare a Parigi non è una provocazione, è la ricerca di un dialogo», chiude De Palma.

Dalla Fim Cisl arriva una visione più generale del problema: «Abbiamo già sollevato la questione di avere un confronto con Stellantis di verifica dell’andamento del piano industriale, da effettuare con la presenza del governo italiano. Del resto è il soggetto istituzionale che, in sede di presentazione, ha assunto l’impegno ad essere il garante degli interessi industriali e occupazionali del nostro paese. Quindi non appena insediato il nuovo governo chiederemo immediatamente la convocazione del tavolo Stellantis e del settore auto», dichiara il segretario nazionale Ferdinando Uliano.