Non svanirà mai la memoria di cos’era la Finlandia nel dopoguerra, dopo due epici scontri con le armate sovietiche e la perdita di parte della Carelia perché “troppo” vicina a Leningrado. Grazie a un danese amico di famiglia che presiedeva la missione della Croce Rossa Internazionale nella guerra lassù, ebbi modo di viaggiare da sud a nord lungo il nuovo confine, invalicabile, dove famiglie ormai divise si salutavano commosse attraverso le recinsioni. La Finlandia che ricordo era povera e periferica; averla «neutralizzata» ha contribuito a renderla prospera come pochi altri in Europa e centrale nella distensione Est-Ovest. Helsinki è diventata...