ExtraTerrestre speciale: Generazione di fenomeni
Da venerdì 13 dicembre torna in edicola lo speciale di fine anno dell’Extraterrestre, l’inserto ecologista del manifesto. 81 pagine di interventi, interviste e inchieste a soli 2,50 €. Le voci […]
Da venerdì 13 dicembre torna in edicola lo speciale di fine anno dell’Extraterrestre, l’inserto ecologista del manifesto. 81 pagine di interventi, interviste e inchieste a soli 2,50 €. Le voci […]
Da venerdì 13 dicembre torna in edicola lo speciale di fine anno dell’Extraterrestre, l’inserto ecologista del manifesto. 81 pagine di interventi, interviste e inchieste a soli 2,50 €. Le voci dei dei protagonisti nell’anno più caldo per il clima, segnato da eventi estremi e rivolte giovanili.
ATTENZIONE: lo speciale è presente in via straordinaria anche nelle edicole di Sicilia e Sardegna!
L’editoriale
La Greta dello scandalo
di Massimo Giannetti
Non era mai accaduto che una ragazzina di16 anni, caparbia quanto basta per trasformare la sua determinazione in una carica contagiosa, mettesse a nudo in mondovisione l’irresponsabilità dei potenti della Terra di fronte al precipizio climatico. E non era mai accaduto che lo sciopero scolastico solitario di una ragazzina di 16 anni, seduta sola col suo cartello tutti i venerdì della settimana per diversi mesi dal 2018 davanti al parlamento svedese, sfociasse via via in un’onda di protesta generazionale planetaria.
Ma non era mai accaduto, soprattutto, che la parola clima, asfittica come i bollettini televisivi delle previsioni del tempo, proprio grazie alla proteste globali del venerdì che ne sono seguite, entrasse nelle case e nelle scuole di tutto il mondo con la sua appropriata declinazione: «Emergenza climatica». Un’emergenza annunciata e denunciata in tutte le lingue da almeno cinque lustri ma che solo nel 2019, un anno terribile tra l’altro per gli «eventi climatici estremi» che l’hanno caratterizzato – dalle foreste in fiamme allo scioglimento dei ghiacciai alle città sommerse dai mari – è diventata presa di coscienza di massa, almeno tra le giovani generazioni.
Greta Thunberg, la «ragazzina capricciosa», come l’ha definita in maniera sprezzante Donald Trump, il presidente di una delle potenza economiche più grandi del mondo e tra le maggiori responsabili dei disastri ambientali, che piaccia o meno, è così riuscita in un’impresa che nemmeno 25 Conferenze mondiali sul clima (tante se ne sono svolte da 1995 ad oggi), decine di appelli e infiniti allarmi lanciati negli anni da scienziati e ricercatori, sono riusciti a compiere. Un’impresa eccezionale, inimmaginabile fino a un anno fa e alla cui riuscita – va detto – ha contribuito in maniera importante anche l’attivismo mediatico internazionale che l’ha convintamente sostenuta.
Cosa ne sarà da ora in avanti dei Fridays for future e di altri movimenti meno giovanili come Extinction rebellion, nati e cresciuti sebbene con forme di lotte diverse quasi in simbiosi con esso, non possiamo prevederlo. Di certo possiamo dire che le marce oceaniche che abbiamo visto sfilare in tutto il mondo nell’anno che sta per finire, hanno tolto definitivamente ogni alibi all’inerzia degli Stati di fronte al riscaldamento globale, dando allo stesso tempo nuovo impulso a tutte quelle associazione ecologiste storiche, comitati locali e imprese economiche green (quelle vere) che da anni praticano quotidianamente la propria azione resiliente all’emergenza climatica, in agricoltura come nell’alimentazione, nella mobilità urbana e in difesa della salute dai veleni industriali.
È l’altra faccia della terra di cui l’ExtraTerrestre è portavoce settimanale (tutti i giovedì con il manifesto) sin da quando due anni fa è nato e che anche in questa edizione speciale di fine anno, insieme alle preziose riflessioni di storici, economisti e scienziati, è ben rappresentata dagli interventi di autorevoli attivisti del mondo ambientalista italiano e internazionale.
Interventi
L’anno più caldo dello scontro globale, di Giuseppe Onufrio
Mali estremi, estremi rimedi, di Luca Mercalli
La “Gaia” terra, madre di tutte le grandi battaglie, di Vandana Shiva
I popoli indigeni protagonisti della nostra sopravvivenza, di Carlo Petrini
Lezioni di clima, il bello della natura sui banchi di prova, di Tonino Perna
Colori e calore del sole sul pianeta che brucia, di Mario Agostinelli
Laudato Si’ «Le nostre comunità per l’ecologia integrale», di Domenico Pompili
La rigenerazione delle metropoli passa anche dagli alberi, di Stefano Ciafani
Il valore del suolo, se vive la terra vive il pianeta, di Francesco Sottile
Coltivare le città. Serve un nuovo urbanesimo, di Piero Bevilacqua
Dalle macerie non rinasce niente, di Guido Viale
Interviste
Naomi Klein, di Luca Celada
Lorenzo Fioramonti, di Massimo Giannetti e Daniela Passeri
Roger Hallam, di Giansandro Merli
Felix Finkbeiner, di Marinella Correggia
José Bové, di Gabriele Annicchiarico
Angelo Loy, di Serena Tarabini
Siã Sales Huni Kuî, di Giuditta Pellegrini
Ernestina Alfonso de Souza, di Marta Gatti
Inchieste
2050, l’emissione zero del clima, le tappe della crisi ignorata, di Luca Martinelli
Quelli del giovedì, apripista della generazione dei cartelli, di Gabriele Annicchiarico
Fridays for future, parlano i giovani, di Giuditta Pellegrini
Le specie animali espulse dagli habitat naturali, di Dante Caserta
L’Agricoltura stressata dagli eventi estremi, di Francesco Bilotta
Sebben che siamo nonne, per il clima noi lottiamo, di Daniela Passeri
Le giuste cause finiscono in tribunale, di Daniela Passeri
Il giorno del giudizio. L’Italia sul banco degli imputati, di Cecilia Erba e Maura Peca
Famiglie senz’auto. Gli ammutinati del traffico, di Linda Maggiori
Le parole sono pietre. La redazione rivoluziona il linguaggio, di Diana Santini
L’ABC per cambiare aria, di Marinella Correggia
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