Tutto da rifare, dopo dieci mesi persi e tante promesse non mantenute. E con un futuro che, sia per gli operai che per i sindacati metalmeccanici, ora deve vedere un intervento pubblico a sostegno della reindustrializzazione di una fabbrica che era all’avanguardia nel settore dell’automotive. L’ultima fumata nera nella vertenza dell’ex Gkn oggi Qf è uscita dalle finestre del Mise, dove l’attuale proprietario Francesco Borgomeo si è arroccato sulle sue posizioni, rifiutando la proposta ministeriale di nominare una nuova governance aziendale, e individuare un nuovo advisor in accordo con Fiom Fim e Uilm.
L’incontro al Mise era stato preceduto da una lunghissima riunione in fabbrica del comitato di proposta e verifica, durante il quale sia la Rsu che i sindacati, di fronte all’ormai certificato fallimento di un piano industriale rimasto un libro dei sogni, avevano chiesto a Borgomeo di aprire ad altri soggetti pubblici o privati interessati alla riconversione industriale dello stabilimento di Campi Bisenzio. A fare da mediatore il dirigente regionale Valerio Fabiani, che si aspettava una collaborazione da parte della proprietà, e che è rimasto a sua volta molto deluso: “La situazione è preoccupante – ha spiegato – per stessa ammissione dell’azienda il piano industriale non può essere messo sul tavolo. E abbiamo anche saputo che Qf è uscita dal Consorzio Iris Lab, che doveva assicurare la riconversione industriale”.
“Il ministero deve prendere atto che l’azienda è incapace di fare ciò che è previsto dall’accordo di gennaio firmato da tutte le parti – tira le somme la Fiom con Simone Marinelli e Stefano – adesso il Mise ed Invitalia devono intervenire, valutando ogni azione straordinaria compresa l’entrata in equity. Occorre trovare una soluzione che passi anche per la messa a disposizione a Qf di progetti pubblici o privati che possono arrivare anche dalla Regione Toscana, che su questo deve svolgere un ruolo”.
Dal Collettivo di Fabbrica, che per tempo aveva messo in guardia sui reali intendimenti di Borgomeo, un commento amarissimo: “Di fronte a una proprietà inesistente, non tolleriamo oltre. In Gkn è iniziata la protesta del ‘rottame’. Tutto sarà rivelato, fatto vedere, reso chiaro. Lo scandalo industriale del secolo, la delocalizzazione, i raggiri, le chiacchiere sul made in Italy. Venite a raccogliere la vostra m…a, se avete coraggio. Noi questo tanfo non lo sopportiamo più”.