Ex Gkn, primi finanziamenti al piano operaio
Reindustrializzazioni Firmato in Regione Toscana un protocollo da 6 milioni per un "progetto di intesa non vincolante" con un gruppo di investitori istituzionali. Fondi di sostegno alle imprese disponibili a finanziare il piano elaborato da Gff, cooperativa formata dalle tute blu, per un polo delle energie rinnovabili e della mobilità leggera. Ora Regione e Rsu chiedono la convocazione urgente del tavolo di crisi ministeriale.
Reindustrializzazioni Firmato in Regione Toscana un protocollo da 6 milioni per un "progetto di intesa non vincolante" con un gruppo di investitori istituzionali. Fondi di sostegno alle imprese disponibili a finanziare il piano elaborato da Gff, cooperativa formata dalle tute blu, per un polo delle energie rinnovabili e della mobilità leggera. Ora Regione e Rsu chiedono la convocazione urgente del tavolo di crisi ministeriale.
Arriva un altro tassello nel puzzle per la reindustrializzazione della ex Gkn, legato al percorso di scouting avviato dalla Regione Toscana a fianco dei sindacati, del Collettivo di Fabbrica e delle altre istituzioni locali. Si tratta di un protocollo da 6 milioni di euro per un “progetto di intesa non vincolante” con un gruppo di investitori istituzionali. Fondi di sostegno alle imprese, toscani e non solo, disponibili se ce ne saranno le condizioni a finanziare il piano elaborato da Gff, la cooperativa formata nel luglio scorso dagli ex operai dello stabilimento, e la verifica di fattibilità. Un piano che peraltro è già stato considerato positivamente dalla stessa Regione.
Ai 6 milioni del protocollo si sommano altri 500mila euro di capitalizzazione da parte della stessa cooperativa, che la scorsa settimana ha fatto partire una campagna di azionariato popolare con l’obiettivo di arrivare al milione di euro. La cooperativa è composta da 14 soci, di cui nove soci lavoratori e cinque soci sovventori tra cui la Soms Insorgiamo, l’associazione del dopolavoro e del mutualismo dei dipendenti ex Gkn, prima finanziatrice di Gff con 150mila euro. Gli interessati alle azioni della campagna “100×10.000”, rivolta ad associazioni, movimenti, anche delegati sindacali e comuni cittadini, trovano tutte le informazioni sul sito www.insorgiamo.org e sui canali social del Collettivo di Fabbrica.
“Siamo ancora lontani dal fabbisogno complessivo per la realizzazione del piano industriale – commenta la Rsu ex-Gkn – ma queste cifre tolgono ormai ogni alibi a chiunque. La reindustrializzazione dal basso è una certezza, l’obiettivo è fare della fabbrica di Campi Bisenzio un polo delle rinnovabili e della mobilità leggera, uno degli esperimenti produttivi e sociali più avanzati d’Europa. Tutto questo è stato fatto da operai lasciati per mesi senza stipendio, con orgoglio e dignità, a guardia del proprio territorio, del suo patrimonio e del suo futuro”.
Al tempo stesso la Rsu chiede l’immediata convocazione di tutti i tavoli istituzionali, a partire da quello ministeriale. Anche la Regione con Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, ha scritto al ministro Adolfo Urso e al sottosegretario Fausta Bergamotto, chiedendo la riconvocazione con urgenza del tavolo nazionale di crisi per Qf-ex Gkn, con tutte le parti interessate. Se il governo non darà risposta in tempi rapidi alla richiesta, la Rsu chiede fin d’ora anche la convocazione del “Comitato di proposta e di verifica” previsto dall’accordo quadro per la reindustrializzazione, e del tavolo di crisi regionale. “E’ evidente – osservano i delegati sindacali della ex Gkn – che Qf si prepara a fare di tutto per impedire il processo di reindustrializzazione, arrivando anche ai licenziamenti, pur di affossare ogni ipotesi di ripartenza”.
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