Oltre 40 associazioni italiane e europee hanno presentato un esposto alla Procura di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio di Steccato di Cutro. «Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza – dichiarano -. Vogliamo dare il nostro contributo all’accertamento dei fatti, non ci possono essere zone grigie su eventuali responsabilità nella macchina dei soccorsi».

Per le associazioni «vi è fondata ragione di ritenere che il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi fosse evento prevedibile alla luce delle informazioni comunicate da Frontex ed evitabile se solo la normativa nazionale ed internazionale in tema di soccorsi in mare fosse stata puntualmente applicata da parte delle autorità a ciò preposte». Dai presentatori dell’esposto viene inoltre rinnovato l’appello all’Italia e all’Europa: «Per ridurre drasticamente il rischio di nuove tragedie è necessario mettere in piedi al più presto un sistema di ricerca e soccorso in mare adeguato e proattivo».

Tra le tante organizzazioni che firmano l’esposto Ong che fanno salvataggio in mare, associazioni come Asgi, Medici senza frontiere, Legambiente, Arci, Oxfam, Emergency, Fondazione Gruppo Abele, International Justice and Human Rights Centre, il sindacato Usb.

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