Duetto tra un adolescente rock star dei social network e una madre attivista, When You Finish Saving the World diretto dall’attore Jesse Eisenberg – aveva debuttato al Sundance – aprirà la prossima Semaine de la Critique.

La prima edizione della nuova delegata artistica, Ava Cahen, ha annunciato ieri il suo programma: 11 i lungometraggi (nessuno italiano) che saranno presentati nell’ambito del prossimo Festival di Cannes (18-26 maggio), di cui sette in concorso – giuria presieduta dalla filmmaker tunisina Kaouther Ben Hania.

Tra questi Dalva esordio di Emmanuelle Nicot, regista belga che racconta la storia di una dodicenne, la Dalva del titolo, e della sua vita dopo l’arresto del padre. The Woodcutter Story di Mikko Myllylahti – progetto della Cinéfondation e premiato in Next Steps, il laboratorio di progetti della stessa Semaine – è una black comedy sull’oscurantismo, mentre Nos cérémonies di Simon Rieth segue l’estate di alcuni adolescenti.

E poi Cristèle Alves Meira, produzione franco-portoghese con Alma Viva, Charlotte Wells (Regno Unito – Stati uniti) con Aftersun, Andrés Ramírez Pulido con La Jauría (Colombia-Francia), Alì Behrad con Tasavor (Iran). Film di chiusura, Next Sohee opera seconda di Jung July (Corea del Sud) già a Cannes, nel Certain regard con A Girl at My Door.

In proiezione speciale Goutte d’Or di Clément Cogitore, protagonista un uomo che vive nell’omonimo quartiere di Parigi dove predice il futuro, la cui vita viene scompigliata da un ragazzino che arriva da Tangeri. E Tout le monde aime Jeanne di Céline Devaux, una quarantenne alle prese con il mondo.

13 i corti comprese le proiezioni speciali.