«Hai fatto bene Elnaz! Sei la nostra eroina!» Così un migliaio di amici e parenti ha accolto l’arrampicatrice Elnaz Rekabi al suo arrivo all’aeroporto di Teheran alle 4 del mattino. In segno di solidarietà con le proteste innescate dalla morte della ventiduenne curda Mahsa Amini, ha gareggiato a Seul senza velo, obbligatorio per le atlete iraniane in patria e all’estero. La International Federation of Sport Climbing (IFSC) ha recuperato il video della sua arrampicata: inizia la competizione con una bandana per poi indossare, nell’ultima parte della scalata su una parete impervia, soltanto una fascia per capelli. Amici e parenti hanno...