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Egitto, Abdallah «scarcerato». Ma resta in prigione

Egitto, Abdallah «scarcerato». Ma resta in prigioneAhmed Abdallah, consulente della famiglia Regeni – LaPresse

Caso Regeni I giudici hanno deciso la scarcerazione del consulente della famiglia di Giulio su pagamento di una cauzione di mille euro. Subito, però, la procura ha fatto appello rinviando la decisione finale a domani

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 4 settembre 2016

Per ora Ahmed Abdallah resta in prigione, in attesa della decisione di domani della corte d’appello. Ieri il tribunale del nord del Cairo aveva messo fine alla sequela di ordini di detenzione che da oltre 4 mesi costringono dietro le sbarre il consulente della famiglia Regeni e presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà.

I giudici ne hanno deciso la scarcerazione su pagamento di una cauzione di 10mila sterline egiziane (circa mille euro). Subito, però, la procura ha fatto appello rinviando la decisione finale a domani.

Abdallah era stato arrestato il 25 aprile, nell’ondata di detenzioni preventive che le autorità egiziane ordinarono per impedire lo svolgersi della seconda manifestazione di massa contro la cessione da parte del presidente al-Sisi delle isole Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita.

Manifestazione non autorizzata, reato creato ad hoc nel novembre 2013 e che da allora ha permesso al governo di arrestare migliaia di attivisti, giornalisti e semplici cittadini. Il reato, dunque, non decade: Abdallah dovrà affrontare il processo per violazione della legge anti-terrorismo, a cui la procura ha aggiunto quelli di tentativo di rovesciare il governo e diffusione di notizie false

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