Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 marzo 2019
Effetto collaterale, la memoria negata
Venti anni fa l’intervento «umanitario» dell’Alleanza atlantica. Tra i giovani in piazza oggi a Belgrado: «Vucic legato alla Nato», «Io profugo, dimenticato con le vittime». Stasa Zajovic (Donne in Nero): «Rischio nazionalista»
Il 9 aprile le bombe della Nato arrivarono sulla storica fabbrica Zastava-Fiat di Kragujevac. Furono 124 gli operai feriti. Operai che nei giorni successivi, e sotto le bombe che piovevano, furono protagonisti del salvataggio degli impianti. Nel dopoguerra la fabbrica poté così essere ria-acquistata dalla Fiat. Nella foto la disperazione degli lavoratori tra le macerie. - Ap
Venti anni fa l’intervento «umanitario» dell’Alleanza atlantica. Tra i giovani in piazza oggi a Belgrado: «Vucic legato alla Nato», «Io profugo, dimenticato con le vittime». Stasa Zajovic (Donne in Nero): «Rischio nazionalista»
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