Edizione del 6 settembre 2015

Per un giorno Berlino e Vienna aprono le frontiere. La svolta nella notte della marcia dei profughi verso l’Austria dopo una settimana in ostaggio alla stazione di Budapest. Il governo ungherese cede alle pressioni e li accompagna in bus ai confini del paese. Scene di grande solidarietà nelle città tedesche. E l’Europa «scopre» che l’accoglienza è possibile

I temi dell'edizione
Merkel apre le porte del muro bavarese
Europa

La ricaduta del muro

Jacopo Rosatelli

Immigrazione Per un giorno Berlino e Vienna aprono le frontiere. La svolta nella notte della marcia dei profughi verso l’Austria dopo una settimana in ostaggio alla stazione di Budapest. Il governo ungherese cede alle pressioni e li accompagna in bus ai confini del paese.  Scene di grande solidarietà nelle città tedesche. E l’Europa «scopre» che l’accoglienza è possibile

Europa

Qualcosa si muove

Anna Maria Merlo

Crisi dei profughi Qualcosa si muove (ma ci voleva la morte di Aylan) anche nelle mentalità: manifestazioni in Francia a favore dell'accoglienza. Una chance per la sinistra, che può rompere l'egemonia culturale dell'estrema destra. Una conseguenza rischiosa: la Francia potrebbe decidere di intervenire con i Mirage in Siria, a fianco di Usa, Gran Bretagna e Canada

25mila a Lesbo, la polizia carica i migranti
EMERGENZA GRECIA

25mila a Lesbo, la polizia carica i migranti

Teodoro Andreadis Synghellakis

L’emergenza immigrazione si estende, nuovamente, anche alla Grecia: circa mille migranti afghani si sono radunati al porto dell’isola di Lesbo, nell’egeo, cercando di imbarcarsi sulla nave Blue Star Uno, che […]

A Vienna scene di enorme solidarietà, le ong: “L’accoglienza funziona”
AUSTRIA

A Vienna scene di enorme solidarietà, le ong: “L’accoglienza funziona”

Angela Mayr

Austria Nella notte il cancelliere socialdemocratico Feymann, in accordo con la Merkel, di fatto sospende il trattato di Dublino e consente l'ingresso dei profughi dall'Ungheria: "Situazione eccezionale". A Vienna la popolazione accoglie le persone tra commozione e tanta solidarietà: "Welcome refugees, è come l'89"

Fotografare per testimoniare
NIENTE ASILO

Fotografare per testimoniare

Antonio Politano

Niente asilo. Le parole passano, una foto rimane nella storia. Il valore delle fotografie come testimonianza. La pubblicazione come dovere di cronaca. Sull’uso delle immagini abbondano le sentenze degli specialisti, ma spesso si perde il senso del dramma che c’è dietro

Syriza scavalcata a destra nei sondaggi
Europa

Syriza scavalcata a destra nei sondaggi

Teodoro Andreadis Synghellakis

La Grecia verso il voto Tre diversi istituti demoscopici danno sostanzialmente un testa a testa tra il partito di Tsipras e Nuova democrazia. L’ex premier resta al momento il più quotato, ma il nodo di fondo saranno le alleanze

Sicurezza, Marino attacca Alfano
Politica

Sicurezza, Marino attacca Alfano

Eleonora Martini

Roma Tensione tra governo e il chirurgo dem. «Compito del Viminale controllare lo spazio aereo sui funerali di Casamonica, e ai tempi del primo Giubileo dell’era Isis». Padoan nomina all’Eur Spa l’ex ad di Atac, licenziato dal sindaco

Nell’attesa di un addio
Visioni

Nell’attesa di un addio

Cristina Piccino

Concorso In competizione il dramma di una madre in lutto che si ispira a Pirandello. Protagonista Juliette Binoche e la messinscena del suo dolore, tutto intorno in una Sicilia senza tempo si celebra la Pasqua fra santi, silenzi, scuri chiusi e donne in nero

Cecchi in Grecia, supremo artificio di uno sguardo
Alias Domenica

Cecchi in Grecia, supremo artificio di uno sguardo

Emanuele Trevi

'900 italiano in trasferta. Un altro paese Sulle tracce di Emilio Cecchi, che con il figlio viaggiò nella primavera del 1934 per il Peloponneso, accompagnato da una serena malinconia: «Micene è ante litteram» - annotava. «Non sa quello che ha partorito. È come una creatura bruta che abbia fatto un sogno pieno di simboli; ma non potrebbe leggerlo o riconoscerlo...»

Mordechai Vanunu in tv, il nucleare segreto di Israele in prima serata
Internazionale

Mordechai Vanunu in tv, il nucleare segreto di Israele in prima serata

Michele Giorgio

Bombe atomiche Venerdì sera su "Canale 2" l'ex tecnico della centrale di Dimona, che nel 1986 rivelò al "Sunday Times" i segreti del nucleare israeliano, dopo 29 anni ha potuto di nuovo denunciare pubblicamente i pericoli legati alle armi di distruzione di massa in possesso del suo Paese. Perchè governo e servizi segreti lo hanno lasciato parlare?