Due morti negli scontri tra polizia albanese e Mujaheddin. Sospetti su Ankara
Albania/Iran Sale il bilancio delle vittime nel campo di Ashraf-3 vicino Durazzo. E c'è chi guarda al ruolo della Turchia
Albania/Iran Sale il bilancio delle vittime nel campo di Ashraf-3 vicino Durazzo. E c'è chi guarda al ruolo della Turchia
Durissima battaglia due giorni fa in Albania tra la polizia e i militanti dell’organizzazione armata iraniana Mujaheddin Halq. La resistenza, anche armata, degli iraniani ha impedito ai poliziotti albanesi di entrare nel campo Ashraf 3, la base dei militanti, situata nella località Manzhe, vicino a Durazzo. L’operazione poliziesca era stata ordinata dal settore della magistratura albanese che si occupa di lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Il bilancio della battaglia, durata molte ore, è di due morti e decine di feriti.
Da molti anni i circa 3.500 Mujaheddin Halq hanno ottenuto asilo in Albania e si sono sistemati in questo grande campo. Decisivo è stato l’interessamento in loro favore di Washington, che a suo tempo aveva già creato per loro un campo in Iraq. Impossibilitati a condurre operazioni armate in territorio iraniano, ora portano avanti attacchi via Internet contro il regime degli ayatollah.
Probabilmente sono state proprio queste azioni, che spesso hanno fornito ai servizi statunitensi importanti informazioni sul regime iraniano, a mettere in allarme la giustizia albanese, fino a ieri totalmente indifferente verso l’attività dei Mujaheddin Halq.
Albania e Iran hanno interrotto i rapporti diplomatici nel settembre 2022. A Tirana l’Iran è rappresentato dalla Turchia. Non sono mancati quindi i sospetti che dietro l’attacco poliziesco ci fosse la mano di Erdogan. Se il premier albanese Edi Rama ha voluto fare un favore all’amico Erdogan, bisogna vedere se è stato un incidente momentaneo oppure siamo di fronte a un altro focolaio di violenza nei Balcani.
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