Si vota nei territori occupati e separatisti dell’Ucraina e il ministro degli esteri russo Lavrov minaccia Kiev e il mondo: alle nuove provincie della Federazione saranno applicate tutte le tutele della costituzione. In altri termini, non toccatele. Ma l’Ucraina, ovviamente, derubrica tali dichiarazioni a mera propaganda e il presidente Zelensky continua a invitare i soldati russi ad arrendersi. In cambio, dice, saranno trattati «in modo civile».
Parallelamente agli scontri diplomatici, la guerra continua sul campo. Alle prime ore di sabato sia Zaporizhzhia sia Odessa sono state nuovamente attaccate. La prima, secondo le dichiarazioni del governatore regionale, Oleksandr Starukh, da un attacco missilistico del quale non conosciamo ancora il bilancio. Nella città portuale del sud dell’Ucraina, invece, per la prima volta si sono visti in azione i droni kamikaze. Una flottiglia di velivoli telecomandati si è abbattuta sulla sede dell’amministrazione locale danneggiandola seriamente e causando un incendio. Secondo il portavoce dell’amministrazione militare dell’oblast di Odessa, Sergiy Bratchuk, uno dei droni è stato abbattuto in volo dalla contraerea ucraina ma gli altri dovrebbero essere andati a segno. Anche qui non sono state segnalate vittime.

Nell’est, invece, ci sarebbero due caduti e 8 feriti nell’area di Donetsk controllata dagli ucraini. Si tratterebbe di due civili rimasti uccisi durante i bombardamenti notturni di Bakhmut e Krasnogorivka. Si nota anche una ripresa dell’intensità nei combattimenti proprio nell’area di Bakhmut e Soledar, dove i russi avrebbero tentato nuovamente di sfondare nelle ultime ore ma sarebbero stati respinti. Nei giorni scorsi, gli ucraini hanno fatto saltare l’ultimo ponte che collegava una parte di Bakhmut all’altra rendendo al momento impossibile l’attraversamento della città. L’eventuale conquista della cittadina diventa sempre più fondamentale in un’ottica di medio termine, soprattutto se l’obiettivo russo rimane, com’è plausibile, la conquista di Kramatorsk e Slovjansk e la definitiva occupazione di tutto il Donetsk.
Anche a Kharkiv si registrano nuovi feriti a causa degli scontri intorno a Kupjansk, parzialmente liberata dagli ucraini la settimana scorsa. Sette persone sarebbero al momento ricoverate in condizioni stabili e un’ottava sarebbe più grave a causa del contatto con una mina a poca distanza dal capoluogo.

Secondo i media russi ieri mattina un attacco ucraino ha fatto saltare in aria una stanza d’hotel in centro nella quale risiedeva Oleksii Zhuravko, ex parlamentare ucraino fuggito nel 2015 e passato dal lato russo. La dinamica, in realtà, lascia pensare che si tratti dell’ennesimo attentato ai danni dei “collaborazionisti”.