L’effetto a valanga della svolta del governo Scholz. Dopo lo stop a nuove armi all’Ucraina a partire dal 2025 imposto dal ministro delle Finanze, Christian Lindner, arriva la risposta della Borsa che a quanto pare non si fida delle rassicurazioni di Berlino: «Gli aiuti a Kiev continueranno comunque». I numeri del libero mercato connesso con il business bellico sono inequivocabili e non si limitano alla Germania. La reazione a catena investe l’intero business del settore difesa: a Francoforte, prima piazza d’affari dell’Ue, ieri il titolo del colosso tedesco Rheinmetall ha perso il 3,7% del valore mentre il produttore di radar...