Dopo l’Inps, la destra si prende anche i 4 miliardi della Gol
Alla fine i due carneadi sono arrivati. Con oltre due settimane di ritardo sui tempi previsti dallo stesso governo nel decreto, giovedì sera Giorgia Meloni ha firmato il Dcpm con cui nomina Micaela Gelera commissario dell’Inps e Fabrizio D’Ascenzo per l’Inail.
Entrambi totalmente digiuni di esperienza nei due più importati istituti che erogano servizi pubblici, entrambi digiuni dalle competenze di commissario.
Micaela Gelera, prima donna a capo dell’Inps, è professionista molto vicina alla ministra Marina Calderone con cui ha a lungo collaborato nell’associazione dei Consulenti del lavoro.
Fabrizio D’Ascenzo è preside della facoltà di Economia della Sapienza di Roma in scadenza. Un professore totalmente avulso dalle competenze previdenziali – è un “merceologo” (sic) e insegna “Tecnologia dei cicli produttivi” – e più famoso come figlio del sempiterno barone e rettore della stessa Sapienza per sette anni.
Chiaro l’intento di nominare figure controllabili politicamente, vedremo se diventeranno anche presidenti di un nuovo Cda fra qualche mese, come a oggi sembrerebbe. Sebbene entrambi non siano considerate così vicine a Fratelli d’Italia che comunque vince in modo netto la lotta politica sulle nomine. Le dimissioni minacciate dal sottosegretario Claudio Durigon per la rabbia della Lega (che perde l’Inail dove c’era il fido Bettoni) per essere stata totalmente esclusa sono rientrate solamente per amore della poltrona.
Nel frattempo, dopo aver occupato l’Inps per cacciare l’inviso Pasquale Tridico per sola «urgenza» di smania di potere, la destra prosegue con i colpi di mano.
Il più clamoroso però riguarda il nuovo decreto Pa in cui la ministra Calderone è riuscita a piazzare la soppressione – di cui si parlava da mesi – dell’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro nata col Jobs Act nel 2015, viene assorbita dal ministero del Lavoro. Anpal Servizi, diventa invece una società in house di ministero e Regioni. E cambia nome: LavorItalia Spa. In questo modo Calderone e la destra gestiranno i 4,4 miliardi del programma Pnrr chiamato Gol, Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori, lanciato dal predecessore Andrea Orlando.
Infine nel decreto è stato piazzato il prolungamento della Cigs per i 2.500 lavoratori di Acciaierie d’Italia che da domenica sarebbero stati senza copertura dopo l’ennesimo capriccio di Lucia Morselli, ancora amministratrice delegata in quota Mittal, nonostante lo stato dovesse avere la maggioranza.
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