L’accordo sui migranti tra Italia e Albania irrompe anche nei lavori della Commissione Affari costituzionali della Camera dove è in discussione il decreto migranti. Le opposizioni hanno infatti bloccato con l’ostruzionismo l’esame degli oltre 200 emendamenti al provvedimento chiedendo l’audizione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per spiegare i contenuti del provvedimento siglato con Tirana. «Faremo ostruzionismo fino a quando non avremo notizie da Piantedosi», ha detto il deputato di Avs Filiberto Zaratti, mentre per la capogruppo del Pd in commissione, Simona Bonafè, «non è normale che si debba discutere di immigrazione senza sapere che cosa questo protocollo prevede avendo solo dichiarazioni, peraltro divergenti tra i diversi membri del governo rilasciate in trasmissioni Tv o via mezzo stampa».

Nel corso dell’ufficio di presidenza i gruppi di minoranza hanno chiesto la trasmissione del protocollo al parlamento e il varo di disegno di legge di ratifica, oltre all’audizione del titolare del Viminale dal momento, hanno spiegato, che è prevista la costruzione in Albania di due centri che godranno di extraterritorialità e verranno gestiti dalle autorità italiane. Il deputato di +Europa Riccardo Magi ha posto poi il problema delle ispezioni ai centri: «I parlamentari hanno tra le prerogative parlamentari quella di ispezione dei Centri per migranti, ed io intendo andare ogni settimana a visitare i due in Albania – ha spiegato Magi -. Quali saranno le procedure? Mi occorrerà un visto dell’Albania per visitare un Centro che è territorio Italiano? Occorrono chiarimenti e anche probabilmente una norma che modifica la legge sulle ispezioni parlamentari».

Una volta ripresi i lavori della commissione, Pd, M5S, +Europa e Avs sono riusciti a bloccare la discussione al solo esame di un emendamento all’articolo 1 del decreto che riguarda la stretta sulle espulsioni.