La Camera ha confermato ieri la fiducia al governo sul Dl Migranti con 213 voti a favore, 133 contrari e cinque astenuti. Il provvedimento, varato dopo la strage di Cutro, prevede misure sull’ingresso dei lavoratori stranieri e sul contrasto all’immigrazione irregolare. Oggi il voto definitivo sul testo, in scadenza il 9 maggio. Non è escluso però che il governo sarà costretto a intervenire di nuovo sul testo, L’articolo 7 ter del decreto, introdotto al Senato, potrebbe infatti creare dei problemi interpretativi arrivando addirittura a precludere eventuali ricorsi contro le decisioni di inammissibilità (ma non il rigetto) delle domande di protezione internazionale. A sottolinearlo è stato ieri il comitato per la legislazione della Camera. Un dubbio interpretativo sul quale si starebbe ragionando all’interno della maggioranza per valutare eventuali correttivi al testo che potrebbero essere decisi in una nuova norma ad hoc da parte del cdm.