Coraggio, un’incoronazione non è mai una nazione in coro. Ma su questo tra poco. E di certo, il coro di Westminster Abbey – di voci bianche e nere – durante la cerimonia era celestiale a dir poco: un sollievo dopo un’indigestione di avori ed ermellini tanto ingialliti da far sembrare il tutto avvolto in una patina di nicotina nostalgica: il fu(m)mo uccide. Ci sarà stato anche un forte odore di naftalina ad aleggiare dallo sfoderamento di tutto quel Prêt-à-Porter – anche se ormai le tarme non le ferma nemmeno il lanciafiamme – tanto per aumentare il coefficiente ucronico dell’esperienza. Fortuna...