Check-Point a metà percorso: alla fine della prima settimana della Cop26 a Glasgow, per i manifestanti, in tutto il mondo, il risultato è già un «fallimento», una fiera di «greenwashing» e di ipocrisia. Per i diplomatici e i negoziatori non è ancora detta l’ultima parola. Intanto, fanno valere che è stato accettato l’obiettivo di agire per restare entro un riscaldamento di 1,5 gradi (mentre nell’Accordo di Parigi si parlava di restare al di sotto di 2 gradi). Per il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia, Fatih Birol, c’è addirittura «una grande notizia»: se gli stati rispetteranno tutti gli impegni presi durante...