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Darmanin contraddice Macron: «Non in Francia»

Darmanin contraddice Macron: «Non in Francia»Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin – Ap

Migranti Politicamente nato con Sarkozy, prepara la candidatura alle presidenziali del 2027 sfidando Le Pen su posizioni populiste. All’Italia dice: «Non accoglieremo parte delle persone arrivate a Lampedusa»

Pubblicato circa un anno faEdizione del 19 settembre 2023

Prima di partire per l’Italia, in un’intervista a CNews e Europe1, tv e radio di proprietà del miliardario di estrema destra Vincent Bolloré, il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha espresso “fermezza”: la «Francia non accoglierà parte dei migranti arrivati recentemente a Lampedusa», ma «vuole aiutare l’Italia a controllare le frontiere per impedire alla gente di venire».

Darmanin, che ormai segue un’agenda personale con l’obiettivo di candidarsi alle presidenziali del 2027, più che all’Italia ha parlato ieri ai francesi: il ministro ha in preparazione una legge sull’immigrazione, la ventinovesima dal 1980, che spera di poter far passare con dei voti della destra (il governo ha solo una maggioranza relativa), insistendo sulla parte del testo che vuole aumentare il tasso di “ritorni” obbligati per gli esiliati che non ottengono l’asilo. Mentre l’ala sinistra di Renaissance (il partito di Macron) ha appena firmato una dichiarazione assieme a Verdi, Ps e Pcf, in appoggio all’articolo 3 del progetto di legge di Darmanin, che prevede la regolarizzazione, cioè una sanatoria per gli stranieri senza permesso che lavorano in Francia nei settori “in tensione” (edilizia, ristoranti, sanità ecc.).

Emmanuel Macron, venerdì, aveva espresso solidarietà: «È un dovere di tutti noi europei di non lasciare sola l’Italia, una responsabilità della Ue tutta intera», invitando ad «agire con rigore e umanità» e di concordare una via d’uscita con Roma. Darmanin ha così ieri dovuto precisare che «dobbiamo applicare le regole europee: se ci sono richiedenti asilo perseguitati per ragioni politiche evidenti, sono dei rifugiati e in questi casi la Francia, come ha sempre fatto, può accoglierli». Ma, ha subito aggiunto, «nel 60% dei casi» gli esiliati «vengono da paesi come Costa d’Avorio, Guinea, Gambia, dove non ci sono questioni umanitarie», come invece c’erano state nel caso «dell’Ocean Viking».

Il quarantenne Darmanin, politicamente nato con Sarkozy, ha scelto una posizione populista con l’intenzione di sottrarre a Marine Le Pen il voto popolare. Il ministro degli Interni ha alzato i toni dopo la rivolta delle banlieues che ha spaventato la Francia a fine giugno. «Voglio dire agli amici italiani, e credo siano perfettamente d’accordo con me, che dobbiamo proteggere le frontiere esterne della Ue e soprattutto analizzare subito le domande di asilo e quando i richiedenti non ne hanno diritto, rinviarli nei paesi d’origine», ha spiegato Darmanin che difende l’applicazione rapida del piano in dieci punti proposto dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Dopo la presenza di Marine Le Pen al meeting della Lega domenica, Darmanin ha accusato il Rassemblement national di fare della «politica politicante a svantaggio dei loro amici italiani», il partito di estrema destra al parlamento europeo vota «sistematicamente contro» i testi di regolazione dell’immigrazione e fa promesse impossibili, «nessun migrante», «dobbiamo gestire una situazione difficile». Mesi fa, era stata una critica di Darmanin al governo Meloni – «incapace di gestire l’immigrazione» – che aveva causato l’annullamento della visita a Parigi del ministro degli Esteri, Antonio Tajani (atteso ormai lunedì 25).

A Mentone, la Prefettura ha requisito un terreno, gestito dalla Protezione civile, per preparare un’accoglienza di 150-200 persone al giorno. L’Austria ha «preso disposizioni per attuare controlli draconiani alla frontiera» con l’Italia, ha affermato il cancelliere Karl Nehammer. Vienna dal 2015 ha imposto controlli alla frontiera con la Slovenia, malgrado Schengen e ha messo il veto all’entrata di Romania e Bulgaria nello spazio di libera circolazione delle persone.

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