Nel suo saggio del 1993, Spettri di Marx, Jacques Derrida conia un neologismo, hantologie (da hanter, «ossessionare», e ontologie, «ontologia») riferendosi a quelle opere, o situazioni, costruite a partire da tracce del passato che arrivano a ossessionare il presente. Allo «spettro del comunismo» che – secondo il celebre incipit del Manifesto di Marx e Engels – si aggira (e continua ad aggirarsi, suggerisce Derrida) per l’Europa, corrispondono, in letteratura, opere in cui si manifesta la persistenza o il ritorno del passato sotto forma spettrale: un esempio classico è  l’Amleto di Shakespeare, con l’inquietante presenza del fantasma del padre, spettro sul...