In Etiopia, un pasto che abbia una quantità sufficiente di macro e micronutrienti costa fino a quattro volte di più rispetto a una dieta che soddisfa il solo fabbisogno in calorie. Così, considerando il potere d’acquisto (che è una questione di prezzi e reddito), nel paese si stima che mentre il 93% delle famiglie ha le risorse per procurarsi una quantità sufficiente di cereali – teff, frumento mais o sorgo -, la percentuale di chi può accedere ad alimenti ricchi in vitamine, oligoelementi, proteine, lipidi è fino a quattro volte inferiore, e scende fino al 20% nelle regioni Somali, Gambella...