Per decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, il 2023 è l’anno internazionale del miglio e di altri cereali «minori» (sorgo, fonio, teff). Sono adatti a un futuro problematico: molto ricchi in nutrienti, resistenti alla siccità, radicati nelle tradizioni delle aree più povere dell’Africa e dell’Asia, anche se piuttosto negletti nelle società urbane. I produttori vanno valorizzati, assistiti anche nella prima trasformazione e nella vendita. ALL’INCONTRO DEGLI STATI membri dell’Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo), tenutosi nei giorni scorsi a Roma, l’anno del miglio è stato ricordato dal rappresentante dell’India. Ma il tema generale dell’incontro è stato: «Accelerare l’azione per...