Nonostante la festa di lunedì a sera a Napoli per il neosindaco Manfredi, con Conte, Di Maio e Fico (con Raggi lasciata sola a Roma a leccarsi le ferite), il flop del M5S nelle urne in tutta Italia non poteva non avere conseguenze sui delicati equilibri interni. E così è stato. SUBITO È PARTITO IL PROCESSO a Conte, accusato da varie parti – Raggi e Di Battista in primis – di essere troppo filo Pd. «A cosa serviamo se diventiamo una copia sbiadita dei dem?», urla il coro delle critiche. Ma anche Grillo ha riaperto il file dello scetticismo verso...