Dopo aver innescato il domino politico che ha condotto alla caduta del governo Draghi nella scorsa legislatura, l’inceneritore di Roma continua a rappresentare un fattore deflagrante del quadro politico, soprattutto nel campo del centrosinistra. Domani mattina alla Camera è prevista la votazione sull’ordine del giorno al decreto Pnrr presentato dal M5S: il testo impegna il governo a non proseguire con la strategia dei termovalorizzatori, in ossequio alle linee guida europee sulla gestione dei rifiuti.

Tutto ha fatto, Giuseppe Conte, tranne che dare un profilo basso alla vicenda. «Il Pd voti con noi», ha detto il leader pentastellato, consapevole dell’imbarazzo che la questione crea all’interno della nuova gestione di Elly Schlein. Nella mozione che sosteneva la segretaria, si faceva riferimento alla necessità di innovare il ciclo dei rifiuti. Nella segreteria dem c’è anche l’ambientalista Annalisa Corrado, che in passato si è schierata contro il mega-impianto voluto dal sindaco Roberto Gualtieri. Schlein non si è ancora espressa sulla questione, ma alcuni dei suoi giudicano quella dei 5S alla stregua di una provocazione.

Il capogruppo al Senato Francesco Boccia, di solito non ostile al M5S, considera «inaccettabile è aprire una discussione su un odg che non c’entra nulla col provvedimento di cui si sta discutendo: è una cosa che di solito la fa, in maniera ostruzionistica, un partito che prova a mettere in difficoltà un altro partito».

Verdi e Sinistra Italiana, invece, presenteranno un odg in cui si chiede di «escludere dai poteri del Commissario straordinario quello di autorizzare nuovi impianti di incenerimento nel territorio di Roma Capitale, nel rispetto del Pacchetto Economia Circolare dell’Ue e del Piano regionale dei rifiuti del Lazio». L’odg è riferito al comma 2 dell’articolo 52 del decreto Pnrr, che prevede una spesa pari a 250 milioni a disposizione del commissario per «tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza della discarica di Malagrotta di Roma». «La nostra linea sul tema è sempre stata identica e assolutamente limpida» spiegano il senatore Peppe De Cristofaro, il deputato Filiberto Zaratti, e il capogruppo Avs in consiglio regionale Claudio Marotta.

Questo pomeriggio, Legambiente chiama a raccolta per una manifestazione in piazza del Campidoglio tutti quelli che si battono contro l’inceneritore. Ci saranno i rossoverdi e ci sarà anche Conte.