Fedele alla promessa di «non disturbare chi crea ricchezza» Giorgia Meloni, con il decreto del 1° maggio, inaugura una sorta di «politica dei redditi» a totale carico dello Stato. Non che non sia giusto tagliare qualche punto di prelievo a lavoratori dipendenti falcidiati dall’inflazione. Non è giusto che avvenga con l’ennesimo scostamento di bilancio, debito aggiuntivo che i contribuenti di oggi e di domani dovranno restituire con gli interessi. Non c’è alcun «tesoretto» da distribuire, come impropriamente sostiene Giorgia Meloni, piuttosto si apre una falla ulteriore nel bilancio pubblico e in quello dell’Inps, che peraltro sarebbe già in dissesto se...