L’estate falsa la prospettiva. A passare per la Salaria, al confine tra le Marche e il Lazio, nei luoghi che cinque anni fa furono sbriciolati dalla prima di una lunga serie di scosse di terremoto, sembra quasi di stare in un grande parco giochi. Camminatori d’alta quota, famiglie in gita, i tavolini all’aperto dei bar e dei ristoranti sempre pieni, auto parcheggiate ai lati della strada, roulotte in fila, motociclette. «FACCIAMO CASSA adesso, perché dopo…», commenta la barista dell’area Sae di Arquata del Tronto. «Dopo», infatti, torna l’eterno durante di un doposisma infinito: i turisti se ne vanno, i bar...