Cina «minacciosa» nei cieli di Taiwan
Numero record di rilevamenti Doppia "incursione" nel giorno del 72esimo compleanno della Repubblica popolare cinese. Taipei protesta
Numero record di rilevamenti Doppia "incursione" nel giorno del 72esimo compleanno della Repubblica popolare cinese. Taipei protesta
38 aerei da guerra con lo stemma dell’aeronatica militare cinese. In due ondate, a distanza di poche ore. È il record fatto registrare venerdì 1 ottobre nei rilevamenti di quelle che Taiwan considera minacciose incursioni effettuate dalla Cina nella sua “Zona di identificazione della difesa aerea” (Adiz).
Non è una novità, aldilà dei numeri: lo scorso 24 settembre erano stati 24 i velivoli cinesi rilevati nell’angolo sud-ovest dell’Adif, mentre a giugno Taiwan ha denunciato lo sconfinamento di 28 aerei da combattimento. Questa volta «la cosa strana – rilevava ieri il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu sul suo account Twitter – è che Pechino non si preoccupi più di fingere scuse». Per due volte l’aeronautica taiwanese ha risposto – rende noto il ministero della Difesa di Taipei – facendo decollare aerei da combattimento per allontanare gli “intrusi”, trasmettendo avvisi radio e tracciando i velivoli cinesi con missili antiaerei terrestri.
I due nuovi voli di “avvertimento” verso l’isola, che Pechino considera parte integrante della Cina e di cui non ha mai riconosciuto l’indipendenza, dichiarata nel 1949 al termine della guerra civile, sono stati preceduti da una serie di accuse e proclami incrociati. E soprattutto sono avvenuti venerdì, giorno di celebrazioni per il 72esimo anniversario della Repubblica popolare cinese, fondata nello stesso anno. E questo agli occhi di molti analisti renderebbe ancora più forte il messaggio inviato da Pechino ai diretti interessati.
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